Dipartimento degli Stampati

Il Dipartimento degli Stampati custodisce e mette a disposizione degli studiosi le raccolte dei libri a stampa, le raccolte di incisioni e stampe in genere e materiale non librario affidato ad esso; provvede all’acquisto di nuove pubblicazioni, cura gli scambi di materiale librario con altre istituzioni, seleziona i libri pervenuti in omaggio e riceve i libri donati al Santo Padre; effettua la catalogazione del materiale librario selezionato e accessionato, ne assicura un’adeguata conservazione nei magazzini o lo assegna alle Sale per la consultazione diretta.
Il Dipartimento degli Stampati – come anche del Dipartimento dei Manoscritti e il Dipartimento del Gabinetto Numismatico – si è costituito nel corso degli anni, in un progressivo processo di strutturazione, espressione di una continua riorganizzazione dell’organico motivata dalla necessità di adeguare la Biblioteca alle aspettative del mondo accademico moderno, non tralasciando le istanze poste dall’evoluzione delle nuove tecnologie.

LE SEZIONI DEL DIPARTIMENTO

Il Dipartimento degli Stampati è costituito da diverse sezioni che attraverso la loro attività garantiscono la messa a disposizione dei materiali agli utenti; i processi di selezione, acquisizione e descrizione delle risorse della Biblioteca si concretizzano nel lavoro quotidiano delle sezioni.

La Sezione Accessioni è l’organo di acquisizione più importante della Biblioteca. Attraverso essa passano tutte le pubblicazioni e altro materiale non librario in arrivo, indipendentemente dalla transazione di acquisizione (acquisto, dono, scambio o copia di diritto). La Sezione svolge tutte le pratiche amministrative legate alle diverse tipologie di acquisizione, mantiene la contabilità e un apposito registro di tutto il materiale acquisito e gestisce le procedure degli scambi di pubblicazioni, recentemente riattivati e diventati un’importante strumento di incremento delle collezioni.

Alla Sezione Catalogo passa tutto il materiale acquisito dalla Sezione Accessioni. Provvede alla catalogazione secondo lo standard internazionale ISBD nel formato MARC 21. La Sezione Catalogo effettua anche la catalogazione dei fondi storici chiusi già esistenti in Biblioteca e ancora non trattati.
Le due sezioni appena descritte collaborano strettamente, visto che ad esse spetta il compito determinante di mettere a disposizione degli studiosi non soltanto le nuove pubblicazioni che entrano in Biblioteca, ma tutto il materiale librario già esistente o destinato ad arricchire le raccolte dell’Istituto.

La Sezione Sale e magazzini degli stampati si occupa della custodia e della vigilanza delle sale di consultazione degli stampati (Leonina minore, Periodici) e dei relativi depositi e offre agli studiosi tutta l'assistenza necessaria nel reperimento e nella consegna dei volumi richiesti.

La Sezione Libri antichi, resa recentemente operativa, promuove lo studio della storia del libro, coordinando la catalogazione specialistica dei libri antichi, preparando cataloghi più approfonditi e mettendo a disposizione degli studiosi i repertori e le pubblicazioni specifiche.

Il Gabinetto della Grafica è la raccolta grafica della Biblioteca e custodisce, oltre a varie tipologie di materiali a stampa, anche una rimarchevole quantità di disegni e la Raccolta fotografica. Tale patrimonio necessita non soltanto di una conservazione particolare, ma anche delle competenze gestionali specifiche, in modo particolare per la catalogazione, che rappresenta uno dei compiti principali della sezione.
Nel Catalogo della Grafica e degli Oggetti d'arte ogni scheda è corredata di una riproduzione a bassa risoluzione dell’oggetto descritto.

La Sezione Materiale non librario ha cura dell'uso del materiale non librario custodito dalla biblioteca.

FONDI STAMPATI DELLA BIBLIOTECA

La Biblioteca Vaticana possiede circa un milione e mezzo di libri stampati, con larga preponderanza di libri antichi e rari, tra cui più di 8.600 incunaboli, decine di migliaia di cinquecentine (incluse nel censimento delle cinquecentine italiane EDIT16 dell’ICCU) e ancor di più di seicentine (con particolare ricchezza nelle collezioni Barberini e Chigi), nonché di volumi del Settecento e dell’Ottocento.
La Biblioteca conserva due tipologie di fondi stampati, i cosiddetti “fondi chiusi” e i “fondi aperti”. I fondi stampati principali della Biblioteca del Papa sono senz’altro i “fondi chiusi”, cioè i fondi che non vengono più aggiornati in quanto fondi storici, in genere biblioteche di famiglie italiane importanti (come, ad esempio, il Fondo Stampati Barberini, il Fondo Stampati Rospigliosi, il Fondo Stampati Ferraioli e il Fondo Stampati Chigi), o di rinomati collezionisti (ad esempio il Fondo Stampati Rossiani e il Fondo Stampati De Marinis).
Non mancano le biblioteche principesche (come il Fondo Stampati Palatini). Tutti i fondi storici chiusi sono ricchissimi di libri antichi di inestimabile valore intellettuale e materiale, e tutte queste collezioni sono rimaste conservate integralmente, rendendo così la Biblioteca del Papa una vera “biblioteca di biblioteche”.
Le numerose Raccolte Generali, insieme a gran parte delle collezioni a consultazione diretta presenti nelle Sale, rappresentano dei “fondi aperti” incrementati in continuazione. Sebbene anche alcuni fondi aperti contengano – in misura molto minore – materiale librario antico (ad esempio Raccolta Generale Liturgia), il loro scopo principale è quello di mettere a disposizione degli studiosi la letteratura di supporto e di corredo che in buona parte riguarda materiali conservati in Biblioteca.
L’informatizzazione del Catalogo stampati (OPAC) ha avuto inizio nel 1985 e da quel momento non sono più state prodotte schede cartacee. Negli anni Novanta il catalogo a schede mobili è stato convertito in formato elettronico, sebbene non completamente. Da allora la Biblioteca si adopera nell’integrare e perfezionare l’OPAC. Dal 1994 l’OPAC è consultabile dall’esterno via internet, come anche il Catalogo della Grafica e degli Oggetti d'arte curato dal Gabinetto della Grafica.

L’Ufficio Informazioni Bibliografiche svolge le funzioni di Ufficio relazioni con il pubblico. È impegnato a rispondere ai quesiti che provengono per posta cartacea e, prevalentemente, elettronica, su ogni argomento relativo alla Biblioteca, ma svolge anche compiti di orientamento nelle ricerche bibliografiche per indirizzare gli studiosi verso gli strumenti bibliografici più appropriati per le loro ricerche. Inoltre fornice assistenza all'uso dei cataloghi e di altri repertori.


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