Editoria
Disegni del secolo XIX del fondo Ashby nella Biblioteca Apostolica Vaticana
De Rosa, Pier Andrea - Jatta, Barbara
DOCUMENTI E RIPRODUZIONI
14
978-88-210-0915-3
2014
25,5
35,5
344
46
*Esaurito*
Con questo volume i curatori hanno inteso documentare i risultati della loro ricerca su circa cinquecento disegni e acquerelli del XIX secolo provenienti
dalla collezione dell'archeologo inglese Thomas Ashby.
Le opere, tutte inedite, inventariate e catalogate ora per la prima volta, non
erano state incluse da Didier Bodart nel suo volume sui disegni Ashby pubblicato dalla Biblioteca Vaticana nel 1975.
Il nuovo volume, che qui
si propone, contiene straordinari acquerelli e disegni di veduta e topografici che ben rivelano il gusto e le propensioni culturali del
noto studioso.
Sono presenti immagini che documentano tutta l'Italia nel XIX secolo: dal Piemonte e la Lombardia fino all'estrema Sicilia.
Tra gli autori delle opere, in prevalenza britannici, si incontrano nomi noti quali Edward Lear, personalità eclettica
di pittore luministico e viaggiatore, quindi William Oliver, Thomas Dessoulavy, Nugent Dunbar, Andrew Wilson ma anche eminenti personalità dell'arte
italiana del secolo XIX come Luigi Rossini, Achille Vianelli, l'abate Antonio Uggeri, il tuttora in gran parte misterioso Antonio Senape, Carlo Labruzzi,
autore della celebre serie di disegni della Via Appia.
Molti gli aspetti rilevanti ed originali del volume: in particolare
giova ricordare che tutte le opere sono presentate per la prima volta agli studiosi e al più largo pubblico costituendo in
tal modo un prezioso tassello nel vasto, e tuttora incompleto, mosaico di protagonisti ed aspetti della storia della pittura di paesaggio
e del vedutismo del Grand Tour che vide Roma, per l'ultima volta, Capitale delle Arti.
Infine altra caratteristica non minore
del volume: la presenza di immagini di luoghi, per così dire "minori", di Calabria, Sicilia, Umbria e
Campania poco o punto frequentati e quindi raramente raffigurati, prima dell'avvento della macchina fotografica, da
viaggiatori ed artisti a ragione della difficile viabilità di quelle aree. Questi fogli vengono quindi
a rappresentare un riferimento bibliografico indispensabile non solo a fini artistici ma anche allo studio dei
mutamenti e delle alterazioni topografiche intervenute in quei luoghi nel corso dell'Ottocento.