Ufficio Mostre

Attraverso il Servizio Mostre la Biblioteca Apostolica Vaticana si rende disponibile a porre il patrimonio in essa conservato – manoscritti, stampati, stampe, monete e medaglie – al servizio di progetti culturali che mirano alla diffusione della conoscenza. I beni ecclesiali sono patrimonio specifico della comunità cristiana e, allo stesso tempo, in forza della dimensione universale dell’annuncio cristiano, appartengono, in qualche modo, all’intera umanità. Per poter diffondere e far conoscere tali tesori di sapienza e di bellezza di inestimabile valore, la Biblioteca concede ai più importanti musei del mondo un numero limitato di prestiti delle sue collezioni per esposizioni temporanee e unicamente per iniziative a scopo scientifico o per importanti manifestazioni a carattere culturale o religioso. La cultura o, meglio, "le culture" dell’umanità sono un campo aperto all’evangelizzazione, un ambito attraverso il quale la Biblioteca è lieta di far sentire la sua voce agli uomini e alle donne del mondo contemporaneo. Tra le molte richieste di prestito che pervengono ogni anno, il Prefetto della Biblioteca, avvalendosi di una apposita Commissione e secondo un Regolamento prefissato e approvato dalla Segreteria di Stato, opera una stretta selezione tenendo conto che il compito precipuo della Biblioteca è quello di conservare e trasmettere attraverso i secoli il prezioso patrimonio, nonché quello di renderlo disponibile – in loco – agli studiosi del mondo intero per la consultazione e la ricerca.

MOSTRE 2023

La mostra, dal titolo L'immagine sovrana: Urbano VIII e i Barberini, organizzata a Palazzo Barberini, dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica, per celebrare il quattrocentesimo anniversario dell'elezione al soglio pontificio di Maffeo Barberini, il committente-mecenate che ha delineato i tratti essenziali dello stile universale del Barocco, presenta come temi centrali l'ambizioso disegno politico-culturale perseguito da Urbano VIII nel corso del suo ventennale governo (1623-1644) e come con i Barberini l'egemonia culturale diventi vero e proprio strumento di potere. Roma (l'Urbe), con la quale Maffeo si indentifica assumendo il nome di Urbano, e Palazzo Barberini costituiscono la sfera pubblica e il palcoscenico di questa lungimirante politica; in particolare, intento dell'esposizione è pure quello di mostrare come la produzione poetica del pontefice non rappresentasse un dilettevole passatempo ma un impegno di carattere programmatico. Per l'occasione la Biblioteca ha prestato le seguenti opere: Barb.lat.4811, Barb.lat.4357, R.G.Neolat.III.54.

Di grande valore diplomatico/culturale ha avuto la mostra organizzata dal Museo Nazionale di Taipei Splendors of the Biblioteca Apostolica Vaticana. Grazie all'eccezionale prestito di ben 42 opere originali, unite ad immagini in differenti formati di 32 ulteriori opere, è stato offerto un quadro cronologico della storia delle acquisizioni della Vaticana, cercando di evidenziare i momenti più importanti di accrescimento dell'Istituzione; viene evidenziato come la Biblioteca Apostolica Vaticana sia la biblioteca del Papa, nella quale da secoli si raccolgono, si custodiscono e si mettono a disposizione degli studiosi libri e altri documenti di valore. La mostra, fortemente appoggiata dalle Istituzioni governative di entrambe le parti, frutto della collaborazione scientifica fra gli specialisti appartenenti alle due istituzioni, il Nazional Palace Museum di Taipei e la Biblioteca Apostolica Vaticana, interpreta in modo esemplare i principi di condivisione e collaborazione scientifica, essendo esempio di forte volontà di dialogo, presupposto necessario per un vero e profondo arricchimento culturale. La monumentale mostra, The mistery of the sun. Copernicus, son of the Renaissance, organizzata dal District Museum di Torun, città natale del grande astronomo, in occasione dei 550 anni dalla sua nascita, è stata concepita per celebrare l'enorme importanza degli studi dello scienziato nel mondo della ricerca e anche allo scopo di sottolineare il suo stretto legame con il Rinascimento Italiano, a seguito dei suoi studi a Bologna, Padova e Ferrara, dove si radicò in lui la nuova teoria eliocentrica. La Biblioteca ha prestato al Museo tre preziosissimi stampati, di valore incomparabile, Stamp.Ross.5109, Stamp.Pal.III.103, Stamp.Pal.IV.585.

Degna di nota la mostra organizzata dalle Scuderie del Quirinale, Favoloso Calvino, il cui obiettivo è quello di rivolgersi a un pubblico di ammiratori di Calvino, compresi i lettori nuovi che solo ora si avvicinano alla sua opera, offrendo un profilo complessivo, sintetico e non scontato, di uno scrittore in grado di parlare più di altri alla coscienza contemporanea. L'opera di Calvino appare oggi più che mai esemplare per la sua attenzione curiosa e indagatrice verso i più vari aspetti della cultura e della realtà e a proiettarsi verso il futuro. L'opera della Biblioteca, Vat.lat.6435, è stata esposta nella sezione intitolata "tutto il cosmo, qui e ora" dove protagonista è la stagione de "Le Cosmicomiche" non solo un libro, ma tutta una galassia di storie che Italo Calvino continuerà a scrivere per vent'anni. L'opera è al centro di un testo Il viandante nella mappa, apparso nell'ultima raccolta di saggi, pubblicata da Garzanti nel 1984, un anno prima della sua morte.

I Musei Civici di Bologna hanno organizzato una interessante mostra, dal titolo Lippo di Dalmasio: un pittore gotico tra Toscana ed Emilia, volta a ripercorrere gli studi dedicati al maestro e all'arte nel contesto bolognese al tempo del cantiere di San Petronio. Lippo di Dalmasio, maestro di grande fama e rilevanza, rivestì anche importanti cariche politiche. Egli assimilò la cultura artistica dell'area svolgendo un importante ruolo di raccordo artistico tra i due versanti dell'Appennino. Bologna visse in quel periodo un momento di splendore caratterizzandosi come una delle più grandi e popolose città d'Europa. L'alto livello culturale della sua comunità fu alla base di una committenza artistica raffinata e capace di attirare prestigiosi maestri internazionali: Lippo fu così un protagonista di quella rinnovata stagione comunale. La mostra si articola in tre sezioni e consta di circa 40 opere con decine di dipinti di certa attribuzione al pittore e di altri di maestri di grande celebrità del periodo, come tavole di Simone dei Crocifissi e Jacopo di Paolo, Pierpaolo delle Masagne e Andrea da Fiesole. La Biblioteca vi ha preso parte con il prestito dell'opera Vat.lat.2635.

Il Metropolitan Museum di New York ha organizzato una mostra innovativa, dal titolo Africa and Byzantium, che esplora le traduzioni dell'arte e della cultura bizantina da parte di artisti locali e stranieri che operano nell' Africa settentrionale e orientale dal quarto al quindicesimo secolo e oltre. La ricca esibizione include 170 opere, fra affreschi, mosaici, gioielli e manoscritti miniati. Queste opere attestano connessioni tra una vasta rete globale, che collegava città lungo le rotte commerciali che si estendevano dall'Africa subsahariana all‘Oceano Indiano. La Biblioteca per l'occasione ha prestato il prezioso lezionario Barb.or.2

NORMATIVA VIGENTE

Il Servizio Mostre si occupa di tutte le fasi inerenti alla programmazione, all’organizzazione e agli adempimenti amministrativi necessari per concedere in prestito opere della Biblioteca Apostolica Vaticana. La normativa attualmente in vigore prevede che l’Ente richiedente debba inviare la domanda di prestito, contenente il progetto della mostra, alla Segreteria di Stato (Sua Em.za Card. Pietro Parolin) e al Prefetto della Biblioteca (Don Mauro Mantovani S.D.B.), almeno 12 mesi prima dell’inaugurazione della mostra. La durata complessiva del prestito non può superare i 4 mesi. La Commissione Mostre, presieduta dal Prefetto e composta dai Responsabili degli Uffici coinvolti, si riunisce quattro volte l’anno per valutare e approvare le richieste pervenute, in considerazione degli scopi e dei temi più cari alla Biblioteca, che tradizionalmente è molto attenta alla promozione di importanti eventi culturali di alto valore artistico, culturale e religioso.

Sono previste non più di 12 partecipazioni nell’arco dell’anno e per ogni iniziativa si concedono pochissime opere. Inoltre deve intercorrere un periodo di 3 anni prima che le stesse opere possano essere concesse nuovamente in prestito. La Biblioteca, a prescindere da questi criteri, si riserva in ogni caso di escludere dal prestito oggetti di particolare antichità, rarità, pregio o delicatezza, per preservarli dai rischi e dalle sollecitazioni improprie determinate dal trasporto e dall’esposizione. Il Regolamento per il prestito indica chiaramente i termini e le esigenze della Biblioteca Apostolica in tema di mostre; deve essere letto con attenzione dal richiedente, firmato, datato e timbrato dal responsabile dell’Istituzione che accoglie la mostra e restituito alla Biblioteca Apostolica Vaticana. La gestione dei prestiti comporta una serie di procedure e operazioni da svolgersi secondo un cronoprogramma preciso, predisponendo in anticipo la documentazione standard (schede di prestito, fotografie, contratti di prestito, polizza assicurativa). Tutti i dati che riguardano i soggetti e le iniziative annuali vengono inseriti in un programma informatizzato, che permette di monitorare costantemente l’attività dell’ufficio, l’avanzamento, le scadenze e l’evoluzione delle pratiche. Questi dati si interfacciano a quelli relativi a ogni singola opera soggetta al prestito, in modo da avere sempre a disposizione elementi utili per ricostruire la storia delle opere, del loro restauro e dei loro spostamenti.

Il Servizio Mostre opera in stretta collaborazione con i curatori dell’evento espositivo, per coordinare le molteplici modalità operative, la preparazione delle pratiche e dei documenti necessari. Una particolare attenzione è posta alle misure di sicurezza e alle condizioni ambientali da richiedere per garantire la salvaguardia dei beni soggetti a prestito. L’Ente che organizza la mostra è tenuto a stipulare una speciale polizza assicurativa, a favore della Biblioteca, secondo la formula "chiodo a chiodo", contro tutti i tipi di rischi ("All Risks"), ed è responsabile di qualsiasi tipo di danno subito dalle opere.
Il Servizio Mostre si preoccupa anche di far adottare tutti gli accorgimenti necessari in merito alle operazioni di presa in consegna, imballaggio, disimballo, controllo e allestimento delle opere in arrivo e in partenza, per tutelarne lo stato di conservazione anche durante spostamenti e permanenze, più o meno prolungate, in ambienti o momenti "critici" diversi da quelli espositivi o conservativi. Per garantire l’applicazione di tutte le condizioni previste dal Regolamento per il Prestito, le opere sono sempre accompagnate da un corriere della Biblioteca, che assiste alle operazioni di disimballaggio, verifica lo stato di conservazione delle opere e l’opportuna collocazione nella sede concordata.

MOSTRE PRECEDENTI

MOSTRE PRECEDENTI DI RILIEVO

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