Mostre precedenti di rilievo
MOSTRE 2022
Nella Capitale due sono le mostre, di alto valore culturale e scientifico, a cui la
Biblioteca ha partecipato con il prestito di opere significative: una dedicata a
Dante, organizzata dall'Accademia dei Lincei nella Biblioteca Corsiniana, dal titolo
La ricezione della Commedia dai manoscritti ai Media: la mostra,
affiancata da un importante convegno internazionale, ha inteso documentare e
illustrare le modalità attraverso le quali si è diffusa ed è stata recepita la
Divina Commedia, sia per quanto riguarda la trasmissione materiale, sia per quanto
riguarda la ricezione culturale; la prima sezione è stata dedicata alla diffusione
manoscritta, la seconda al suo legame con il canone italiano, per passare poi alla
Commedia nella storia, con le opere a stampa, arricchite di commenti manoscritti,
fino ad arrivare alla ricezione e divulgazione della stessa nei Media; le opere
prestate dalla Biblioteca Vaticana sono state Chig.L.VI.213; Urb.lat.366; Urb.lat.678.
L'altro importante evento, organizzato dalla Sovrintendenza Capitolina a Palazzo
Braschi, dal titolo Roma Medievale. Il volto perduto della città, si è
riproposto di riscoprire e far conoscere il volto offuscato di Roma, quale fulcro
dell'Europa cristiana e del Mediterraneo tra il VI e il XIV secolo; l'obiettivo
della mostra è stato illustrare la città medievale e sede del Vicario di
Cristo: dalle prime memorie cristiane, ai suoi più eminenti luoghi, al contesto
ambientale, ormai completamente snaturato, visivamente caratterizzato dallo
snodarsi del Tevere, con i suoi porti, luoghi della vita urbana e dell'attività
produttiva; in questa occasione la Biblioteca Vaticana, dato l'alto valore
scientifico e divulgativo dell'esposizione, ha concesso in prestito numerose
opere, tra originali manoscritti, facsimili e materiale numismatico fra le quali
S.Maria.Maggiore,25; Vat.lat.4933; Arch.Cap.S.Pietro.C.129; Ott.lat.356;
Arch.Cap.S.Pietro.B.77.
Tra le numerose celebrazioni dedicate a Federico da Montefeltro, grande rilevanza
ha avuto la mostra di Gubbio organizzata in tre differenti sedi (Palazzo Ducale,
Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano) Federico da Montefeltro e Gubbio.
"Lì é tucto el core nostro et tucta l'anima nostra": la Biblioteca Vaticana
non poteva mancare a tale appuntamento di notevole rilevanza scientifica e, per
l'occasione, ha concesso in prestito alcune fra le più preziose opere della
collezione urbinate.
L'evento, che ha avuto come enti promotori Comune di Gubbio, Museo Civico e
Museo di Palazzo Ducale, ha scelto come idea guida quella di collocare Federico
nel più variegato rapporto con i centri minori del territorio e con Gubbio in
particolare, prendendo spunto dalla sua (presunta) nascita eugubina nel 1422.
La mostra, distribuita in tre sedi, esplicita un percorso che intende
contestualizzare di volta in volta i vari aspetti della personalità di Federico
da Montefeltro: uomo d'arme e di cultura, Federico e la Fede, Federico e
Gubbio.
La Biblioteca, con il prestito del Chig.C.VII.205 (Breviario di Ferdinando il Cattolico)
ha partecipato alla mostra che ha avuto luogo al Museo del Prado di Madrid,
La scoperta del Rinascimento. Artisti Spagnoli a Napoli nel primo Cinquecento,
dove si è inteso illustrare un momento molto fecondo e poco conosciuto della
cultura del Rinascimento europeo: il breve periodo di circa 30 anni tra il 1504
e il 1535, durante il quale si assiste alla transizione in Spagna e in Italia
meridionale di quella che Vasari chiamava "la maniera moderna", la grande
arte basata sulla rivoluzione di Michelangelo, Leonardo e Raffaello.
Il progetto espositivo della mostra organizzata a Mannheim dal Reiss-Engelhorn-Museen,
I Normanni. Una storia di Mobilità, Conquista e Innovazione è dedicato
interamente all'avvincente tema dei Normanni: per la prima volta si è affrontato
il tema della loro ascesa al potere, la storia delle loro migrazioni e
l'integrazione con i popoli con cui vennero in contatto. "Gli uomini del Nord"
(i Normanni) trasformarono e influenzarono in maniera duratura il volto
dell'Europa e l'esposizione ha evidenziato come la loro storia unisca
l'Europa settentrionale all'Italia e all'intera area mediterranea, l'Europa
occidentale a quella orientale fino al Mar Nero. Le opere prestate dalla
Biblioteca (Facs.Pal.lat.1071, Urb.gr.2, Vat.gr.1176, Facs.Vat.lat.1202,
Vat.lat.36, Vat.lat.3973) sono di grande valore e centrali nell'intero progetto
espositivo.
Di notevole rilevanza è stata la mostra organizzata dal Museum of Islamic
Art di Doha, Baghdad: eye's delight; essa ha avuto lo scopo di celebrare
la città di Baghdad, la sua lunga storia e la sua grande importanza non
solo all'interno del mondo arabo, ma in una prospettiva globale, mettendo in
luce la sua resistenza a dispetto delle distruzioni, guerre e violenze che
si sono susseguite nei secoli e che ancora oggi segnano la sua popolazione.
Tramite manufatti di epoca abbaside, opere d'arte contemporanea e testimoni
manoscritti, si intende dar voce alle molte anime della città, composta da
etnie e confessioni religiose diverse che assieme hanno convissuto per
secoli. Si è trattato della prima mostra a livello mondiale dedicata
alla città di Baghdad, alla quale la Biblioteca ha partecipato prestando
due opere di grande valore, Vat.ar.374 (Ibn Jazla, Kitab Minhaj al-bayan) e
Chig.E.VIII.251.
2020
- Numerose sono state nel corso dell’anno le celebrazioni, italiane ed estere, volte a ricordare il
genio di Raffaello, in occasione del quinto centenario della sua morte. Di grande rilevanza è stata la
mostra organizzata dalle Scuderie del Quirinale da titolo Raffaello: essa ha ripercorso il progressivo avvicinamento
all’Antico di Raffaello, dalla prima giovinezza fino alla morte, mettendo in evidenza anche gli stilemi proto-classici
inizialmente assorbiti attraverso il Perugino, la libera ripresa delle decorazioni ispirate a Pinturicchio, passando
attraverso l’influenza di Leonardo e Michelangelo, per arrivare a quella sintesi armonica tra antico e moderno
che costituisce il formidabile insegnamento che ha lasciato Raffaello alla posterità. La Biblioteca ha
partecipato a questo significativo evento con il prestito di quattro rilevanti opere (Barb.lat. 4424, Chig.M.VII.149,
Vat.lat.10228, R.I.III.298), confermando la fruttuosa collaborazione scientifica con tale importante Istituzione.
- Da segnalare la mostra Money, faith and politics: coins and medals from the Vatican in Lisbon, organizzata a
Lisbona dal Museo del Denaro e con la consulenza scientifica del Medagliere Vaticano. La mostra é stata
articolata in quattro sezioni: Money and the world of the Gospel, History of papal coinage, Portugal and the Holy
See, Foundational ceremonies. Per l’occasione, la Biblioteca Vaticana ha prestato un considerevole numero di
monete e medaglie, tra cui i famosi denari di papa Adriano I (772-795) che recano, per la prima volta, al dritto, ora
il busto ora il nome del pontefice e non dell’imperatore romano d’Oriente, primo passo verso l’affermazione
del Papato, e i capolavori monetari della famiglia Hamerani, che richiamano alcuni avvenimenti storici che riguardarono da
vicino il Papato e il Portogallo. Sicuramente tra tutti i pezzi esposti spicca la moneta d’oro da due ducati papali e
mezzo di Leone X (1513-1521), che presenta i re magi al rovescio e che venne emessa nel 1514, per celebrare gli ambasciatori
del re portoghese Manuele I, giunti a Roma per omaggiare il pontefice con un regalo eccezionale: l’elefante Hanno.
- La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, in collaborazione con il Comune di Forlì, ha organizzato una
mostra, di grande impatto emotivo e di considerevole valore scientifico, dedicata al mito di Ulisse, dal titolo
Ulisse. L’Arte e il Mito. La mostra ha inteso ricostruire la fortuna iconografica della figura del famoso eroe
nei secoli. Il protagonista dell’Odissea è l’eroe dell’esperienza umana, della
sopportazione, dell’intelligenza, della parola, della sopravvivenza, della consapevolezza di sé e dei valori
sociali del proprio tempo. La grande esposizione, ai Musei San Domenico di Forlì, sviluppa la relazione tra arte e
mito nei secoli, attraverso la figura paradigmatica di Ulisse. La questione centrale è stata mostrare come il racconto
mitico si trasformi in immagine figurativa e come questa trasposizione influenzi e ridefinisca la visione stessa del mito. La
Biblioteca Vaticana ha partecipato all’evento con il prestito del Vat.lat.4776 (La Divina Commedia, Mariotto di Nardo), del
Reg.lat.1500 e con la versione facsimilare dell’Urb.lat.365 (Dante Urbinate).
- Il Museum of Fine Arts Ghent (MSK) ha ospitato una mostra dedicata a Jan van Eyck, uno fra i più famosi pittori
fiamminghi. L’esposizione ha riscosso una grande successo di pubblico e critica, riunendo per tale occasione la maggior
parte delle opere del maestro, conservate nei più importanti musei del mondo, dando la possibilità ai visitatori
di apprezzarne la bellezza e la forza espressiva in un’unica situazione espositiva. Insieme ai lavori dello studio di Van
Eyck sono state esposte anche le copie dei dipinti che sono scomparsi. La Biblioteca Vaticana ha partecipato all’evento
con il prestito di un manoscritto Vat.lat.13650 (Bartolomeo Facio, De Viris illustribus, 1457) e di uno stampato Cicognara.V,2391
(Giorgio Vasari, Le vite de più eccellenti pittori, scultori,…, 1568).
2018-2019
Il Museum of the Bible di Washington, proseguendo la collaborazione con la Biblioteca Vaticana, dopo la mostra del 2018 dedicata alla Bibbia, quest'anno
ha dato spazio alla produzione artistica del maestro Parisi, talentuoso giovane artista romano, con una mostra dedicata interamente ai lavori
da lui realizzati in occasione della riapertura del Salone Sistino agli studiosi. Sono state prestate 26 stampe e 29 matrici, riproducenti
gli inventori delle lettere, ispirati ai personaggi rappresentati sui pilastri del Salone Sistino, nella reinterpretazione di Parisi.
Il Governo della Repubblica Popolare Cinese ha invitato la Santa Sede a partecipare con un proprio padiglione all'Expo di Orticoltura, che si
è tenuto a Pechino da aprile a ottobre 2019. Il tema principale dell'Expo è stato Live green. Live better.
Il Padiglione della Santa Sede ha sviluppato il proprio spazio espositivo intorno al sottotema Home of Hearts, con l'obiettivo di promuovere
i messaggi espressi dal Santo Padre nella Lettera Enciclica Laudato si'. La Biblioteca Vaticana ha partecipato a tale
significativo evento, con i facsimili di due opere, Chig.F.VII.158 e Chig.F.VII.15, successivamente donati all'Istituzione organizzatrice.
La Biblioteca Vaticana, a testimonianza del profondo legame professionale tra le due Istituzioni, ha partecipato, con il prestito del
Ross.498, alla mostra organizzata dall'Israel Museum di Gerusalemme dal titolo Maimonides: a legacy in script. Il progetto scientifico
ha avuto come scopo primario quello di riunire ed esporre, in un'occasione unica, i più preziosi manoscritti miniati medievali
di Maimonide, per offrirne una presentazione completa.
Nei Musei Capitolini, a Palazzo dei Conservatori, si è svolta la mostra I Papi dei concili nell'era moderna. Arte, Storia, Religiosità e Cultura, in
collaborazione con il Centro Europeo per il Turismo Cultura e Spettacolo. Di grande valenza la partecipazione della Vaticana a tale
evento: la storia della Biblioteca è segnata da alcune figure di pontefici che l'hanno sostenuta e valorizzata, ma anche dai passaggi epocali
che coincidono con le celebrazioni dei concili; è possibile ripercorrere la sua parabola istituzionale tenendo presenti anche gli eventi
conciliari, sia per il contributo che essa ha dato a questi momenti centrali nella vita della Chiesa, sia per ciò che le decisioni elaborate
dalle assemblee dei vescovi hanno comportato per il cammino della raccolta libraria e per le sue scelte culturali. La Biblioteca ha partecipato
a tale esposizione, prestando il facsimile della Bolla di indizione del Concilio Vaticano II.
Prosegue il profondo legame storico-culturale con i Musei Vaticani, testimoniato anche dalla partecipazione della Biblioteca con il prestito
di opere appartenenti alle sue collezioni. A conclusione delle molteplici iniziative volte a celebrare la figura di Johann Joachim
Winckelmann, nell'occasione dei centenari che ne ricordano la nascita,1717, e la morte, 1768, i Musei Vaticani hanno voluto ricordare la figura
del grande prussiano con una mostra che ha messo in evidenza il ruolo cardine che le collezioni vaticane hanno costituito per gli studi, per le teorie
e per gli scritti del celebre archeologo. È stata organizzata una mostra "diffusa" che si è snodata fra le raccolte di antichità - egizie, etrusche,
greche e romane - includendo anche quelle universali opere di arte rinascimentale e barocca, che furono anch'esse materia di ispirazione
per la costruzione delle teorie estetiche di Winckelmann, considerato ancora oggi il padre della moderna archeologia e il fondatore della
storia dell'arte intesa come scienza. La Biblioteca ha partecipato alla mostra con il prestito di quattro opere, alcuni suoi scritti più
importanti, che aiutano a comprendere meglio l'atmosfera e il clima culturale che caratterizzano la città di Roma intorno alla metà del Settecento.
Le Scuderie del Quirinale hanno organizzato nel corso del 2019 due importanti mostre, una dedicata ad Ovidio, l'altra a Leonardo. La Biblioteca
Vaticana ha partecipato ad entrambe con il prestito di significativi codici, a conferma del clima di collaborazione con tale importante
Istituzione. In particolare, il progetto della mostra di Leonardo è all'interno di un programma di iniziative volte a celebrare i 500 anni
dalla morte dello scienziato. Si esamina la fondamentale eredità di Leonardo, in una prospettiva che metta in relazione la sua attività
di ingegnere e di umanista con la storia della scienza, dell'arte e della tecnica. In questo ambito, grande rilevanza hanno avuto
le opere prestate dalla Biblioteca Vaticana, quali i progetti del Sangallo, Barb.lat.4424 e di Francesco di Giorgio, Urb.lat.1757, come anche
la pianta ideale di Milano, Urb.lat.277.
2017-2018
Si è svolta a Mannheim, nei Reiss – Engelhorn Museen la mostra I Papi e l’unità del mondo latino. Antichità, Medioevo, Rinascimento: un’ampia esposizione progettata per ripercorrere le tappe della storia del papato, dalle sue origini fino al Rinascimento, evidenziandone il ruolo politico e culturale. La Biblioteca Vaticana ha prestato numerose opere fra monete, medaglie e manoscritti.
Il Museo Diocesano di Paderborn ha organizzato nel marzo 2017 un’esposizione dal titolo Le meraviglie di Roma. Lo sguardo d’Oltralpe sulle collezioni vaticane di antichità, dedicata a Roma, per secoli un polo di storia terrena e spirituale, meta di pellegrini, studiosi, filosofi, letterati e artisti. La mostra ha descritto le “meraviglie” di Roma basandosi sulle collezioni papali, partendo da quelle lateranensi e passando poi alle collezioni vaticane per i secoli successivi all’esilio avignonese. Sono stati esposti tre manoscritti conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana.
Nel clima di cooperazione con le istituzioni vaticane, la Biblioteca ha partecipato alle due mostre organizzate dai Musei Vaticani, a marzo e a maggio 2017, La Menorah: culto, storia e mito e Dilectissimo fratri Caesario Symmachus. Tra Arles e Roma: le reliquie di San Cesareo, tesoro della Gallia. La prima, nata dalla collaborazione con il Museo Ebraico di Roma, ha voluto raccontare la storia reale e simbolica della Menorah attraverso un articolato e ricco percorso, costellato da importanti opere d’arte, che vanno dall’archeologia al XXI secolo, dalla scultura alla pittura, dagli arredi architettonici alle arti applicate, dai manoscritti alle illustrazioni librarie, sancendo così un’iniziativa dall’alto profilo istituzionale, politico e simbolico sulla via dell’unità, della reciproca comprensione e del dialogo. La seconda, ha voluto ricordare l’intenso dialogo e i rapporti di vicinanza tra la città provenzale e Roma sin dall’epoca paleocristiana. S. Cesareo, vescovo di Arles (502-542), è un significativo rappresentante di tale legame, oltre che del ruolo mantenuto dalla Chiesa all’epoca del crollo dell’Impero d’Occidente. La Biblioteca Apostolica Vaticana ha prestato un codice carolingio che tramanda il testo di una lettera di papa Simmaco che nel 513 concesse il pallio a Cesario, il cui incipit è stato ripreso nel titolo della mostra dove si è voluto riflettere sull’imago di un santo e di un’epoca piena di simboli, valori e dinamismo spirituale.
A novembre 2017 è stato inaugurato a Washington il Museo della Bibbia, otto piani dedicati al libro che più di tutti ha influenzato la storia dell'umanità. L'obiettivo è stato quello di invitare le persone ad interagire con esso, attraverso un approccio sopra le parti, ossia che accoglie tutte le tradizioni o scuole di pensiero, per sottolineare l’impatto che la Bibbia ha avuto sull’America e sull’umanità. La Biblioteca ha contribuito fattivamente alla realizzazione di questo grande ed articolato progetto, sia collaborando nell’elaborazione del concept, sia partecipando all’ esposizione permanente, Vatican Treasures, dedicata ai capolavori vaticani. In essa sono esposti alcuni facsimili della Biblioteca Apostolica Vaticana e, temporaneamente, è stato esposto un prezioso originale, la Bibbia di Santa Cecilia, del sec.XI (Barb.lat.587). Inoltre, in occasione dell’inaugurazione, ha avuto luogo una mostra temporanea, The Boundless Vanity of All. Ecclesiastes-Images and Ideas, dove sono state esposte sei stampe di Piranesi rappresentanti splendide vedute di Roma.
Densa di significato la mostraVaticano: de San Pedro a Francisco. Dosmilaños de arte e historia, svoltasi a Città del Messico, organizzata per celebrare il 25° anniversario del ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Messico, avvenuto il 21 settembre 1992. Sono state esposte 160 opere provenienti da varie Istituzioni vaticane: i Musei, la Fabbrica di San Pietro, la Biblioteca Apostolica Vaticana e la Sacrestia Pontificia.
Si è ripercorsa la storia bimillenaria della Chiesa cattolica attraverso un itinerario che si snodava dalla sezione «I fondamenti della Chiesa: il sangue dei martiri» per arrivare ai giorni nostri; ripercorrendo le origini e le tradizioni della Chiesa di Roma attraverso le creazioni artistiche che hanno testimoniano la devozione e la fede, lungo un percorso di 2000 anni di storia. Un’occasione preziosa per sottolineare e testimoniare, attraverso l’arte e la cultura, un dialogo tuttora in corso e il legame culturale efficace fra la Città del Vaticano e il Messico.
Un'altra importante esposizione è stata quella intitolata I disegni di Francesco Borromini nella Biblioteca Apostolica Vaticana, inserita
nell’ambito delle Celebrazioni per il 350° anniversario della morte di Francesco Borromini. Per l’occasione è stato esposto un prezioso
nucleo di disegni provenienti dalle collezioni della Biblioteca Vaticana, i cui fondi conservano importanti testimonianze grafiche e
documentarie dell’artista.
2016
Da ricordare I libri che hanno fatto l’Europa. Manoscritti latini e romanzi da Carlo Magno all’invenzione della stampa. L’esposizione si è svolta a Palazzo Corsini nella prestigiosa sede dell’Accademia Nazionale dei Lincei e ha illustrato il percorso storico-culturale che ha portato dalla cultura classico-cristiana mediolatina, alla letteratura e cultura romanza moderna e quindi alla cultura europea occidentale. Sono stati esposti, accanto ai manoscritti latini e romanzi, anche dei manoscritti greci, arabi ed ebraici, per illustrare le grandi tradizioni che hanno contribuito a formare la cultura europea. Quattro le opere prestate dalla BAV: Chig.L.VIII.305; Reg.lat.1725; Urb.lat.539; Vat.lat.5232.
Degna di nota la mostra The Promise of the Vatican Library: an exhibition, tenutasi nell’Università di Notre Dame a South Bend (USA). L’evento, svoltosi in un clima di serenità, di stima e di apertura, è stata un’occasione preziosa per approfondire e intensificare il dialogo fra le due importanti Istituzioni, ponendo solide premesse per future collaborazioni. Pur rispettando il suo ruolo primario che è quello della conservazione del suo vasto patrimonio, la Biblioteca, che in questa occasione ha prestato 12 opere, è da sempre pronta a promuovere scambi interculturali, incontri umani e scientifici in modo da dare a popoli lontani ed etnie diverse la possibilità di conoscere e apprezzare le opere che da secoli in essa sono conservate.
In questo clima di apertura, la Biblioteca ha preso parte anche alla mostra HebrewManuscripts of the Vatican Library, nel Museo Ebraico di Amsterdam, dove è stata organizzata un’esposizione per celebrane i 400 anni della sua fondazione. Nella mostra sono stati esposti alcuni manoscritti ebraici provenienti da varie Istituzioni: dalla Svizzera, dagli Stati Uniti, dell’Olanda, dalla Spagna e dalla Germania. La Biblioteca ha partecipato a questo importante evento culturale con il prestito di 5 manoscritti ebraici appartenenti alla sua collezione (Vat.ebr.414; Vat.ebr.438; Ross.554; Ross.555; Vat.lat.12838).
La Biblioteca ha partecipato a un’altra importante mostra a Venezia, Manuzio, le arti, il libro. Il Rinascimento di Venezia. L’esposizione dedicata ad Aldo Manuzio, a cinquecento anni dalla sua scomparsa, è stata un omaggio al più famoso stampatore della storia dell’editoria che con la pubblicazione dei “classici tascabili” ha inventato il libro moderno e ha reso disponibili al pubblico degli studiosi e di letterati del suo tempo i grandi classici della cultura greca, i testi latini, ebraici e italiani della nuova letteratura in volgare. La Biblioteca Vaticana ha contribuito a questo importante progetto con il prestito di cinque opere appartenenti alla sua collezione (Vat.lat.4104; Vat.lat.4105; Reg.lat.1732; Stamp.Barb.AAA IV 13; R.I.IV.1734,int.7).
2015
Da ricordare la mostra Il Laboratorio del Genio: Bernini e il Barocco a Roma, svoltasi a Lipsia. La mostra ha voluto riproporre una rilettura delle opere del Bernini attraverso i suoi disegni, entrando così nello studio del maestro e osservandolo direttamente al tavolo del lavoro mentre sta ideando i grandi progetti del Barocco romano. Al centro della mostra la Basilica Vaticana. Uno spazio unico per i significati religiosi, storici e artistici, che il genio del Bernini, lavorando per ben sei Papi, trasformò nel laboratorio più innovativo del Barocco. La Biblioteca Apostolica Vaticana conserva nei suoi fondi Barberiniani e Chigiani un nucleo importantissimo di disegni dell’artista. Per l’esposizione sono state concesse in prestito 10 opere.
La Toppan Printing Company, come era già accaduto nel 2002, ha organizzato nel Museo della Stampa di Tokyo, una mostra di manoscritti e di incunaboli conservati nel Biblioteca Vaticana intitolata Books,the Doors to the Renaissance. L’esposizione, una nuova occasione per aprire le porte della Biblioteca al vasto pubblico giapponese, è stata inaugurata il 25 aprile 2015. Fra le 21 opere concesse in prestito, è stata esposta la celebre lettera della prima ambasceria giapponese del 1585 e fra gli incunaboli, solo per ricordarne uno, la prima traduzione della Bibbia in italiano pubblicata e stampata dal monaco Niccolò Malermi, che per circa due secoli fu l’unica traduzione italiana autorizzata dalla Chiesa cattolica.
A Gerusalemme, nell’IsraelMuseum, ha avuto luogo la mostra TogheterAgain: A RenaissanceMishneh Torah from the Vatican Library and the IsraelMuseum, a cui la Biblioteca ha partecipato con il prestito del Ross.498. Per l’occasione si sono ricongiunte le due metà di un antico codice ebraico miniato Misheneh Torah di Maimonide. Il manoscritto, datato 1457, è uno dei codici legali ebraici più autorevoli poiché è l’unica opera medioevale che illustra l’intero complesso delle leggi ebraiche. Uno scambio culturale di profondo valore che ha permesso, riunendo i due manoscritti, presumibilmente parti di uno stesso codice, di sottolineare la rarità del testo, la straordinaria bellezza delle miniature, e permetterà lo studio congiunto del volume. La mostraha avuto larga risonanza ed è stata riconosciuta da autorità vaticane e ebraiche come un importante segno di fraternità e dialogo culturale.
Il Comune di Milano, nell’ambito dell’Expò 2015, ha promosso un ricco programma di iniziative particolarmente significative, in cui la cultura ha un ruolo strategico. In quest’ambito la Biblioteca ha partecipato a due mostre: D’Après Michelangelo. La fortuna dei disegni di Tommaso Cavalieri nella grafica, nella pittura e nelle arte applicate e la mostra Arte Lombarda dai Visconti agli Sforza, nel Palazzo Reale. Nella prima esposizione si è voluto celebrare Michelangelo, la cui opera La Pietà di Rondanini, è stata individuata tra le icone più rappresentative della città di Milano; nella seconda si è voluto dedicare un’esposizione al fasto della corte dei Visconti e degli Sforza che fecero della città un vero e proprio centro propulsore della produzione artistica e letteraria, dalla metà del Trecento fino al XV secolo. Per l’occasione la biblioteca ha autorizzato il prestito dell’opera O.A.34 (Pietà, di Michelangelo).
2014
Da segnalare la mostra L’arte di Carlo Magno, svoltasi ad Aachen. Per celebrare e ricordare il grande imperatore, la città tedesca, capitale del suo regno, ha organizzato tre grandi mostre correlate, nell’antico Palazzo Municipale e nel centro di Carlo Magno. Per la prima volta è stato esposto il piatto posteriore del Pal.lat.50, insieme con il piatto anteriore attualmente conservato presso il Victoria and Albert Museum di Londra. Per l’evento sono intervenuti molti giornalisti ed è stata trasmessa una edizione speciale del telegiornale della ZDF per mostrare il disimballaggio e l’allestimento delle due opere. Il manoscritto e il piatto furono donati, nel 1623, da Massimiliano I, duca del Palatinato, a papa Gregorio XV.
Di grande rilevanza la mostra Verbum Domini II. La Parola del Signore è diretta alle Nazioni, svoltasi nel Braccio di Carlo Magno, organizzata dai Musei Vaticani. Questa esposizione, attraverso 200 rari, storici e importanti reperti, ha voluto raccontare la storia del viaggio che la Bibbia ha compiuto intorno al mondo. Gli ebrei e i cristiani si sono impegnati nel corso dei secoli per preservarne le scritture e condividerne i messaggi con i popoli di diverse culture, rimanendo fedeli al testo originale in greco e in ebraico. Nel corso degli ultimi 2000 anni, tale trasmissione e traduzione della Bibbia ha plasmato e disegnato nuovamente la storia del mondo e in questa mostra è stato ripercorso un viaggio nel tempo e nello spazio, per scoprire come la Parola di Dio ha raggiunto le nazioni. La Biblioteca Apostolica Vaticana, per questa importante occasione, ha concesso il prestito di otto opere, fra cui anche il Pap.Hanna.1 (Mater Verbi) e un bifoglio del Codice B, che per la loro preziosità, rarità e unicità non sono di norma esposti.
Da segnalare la mostra Il Concilio di Costanza. Evento Mondiale 1414-1418, svoltasi a Costanza, per celebrare i seicento anni di questo importante avvenimento storico. Dopo l’appello di re Sigismondo, il quale mirava a restituire l’unità della chiesa universale, Costanza fu per quattro anni la piattaforma di un dialogo culturale e di un intenso cambiamento intellettuale; molti re, diversi principi laici e della chiesa, tutta l’alta aristocrazia europea, il vertice degli ordini religiosi e delle università si riunirono nella città. Questa esposizione, con la presentazione di circa 600 opere provenienti dai più rinomati musei d’Europa,ha voluto celebrare l’evento e la Biblioteca Vaticana vi ha partecipato con il prestito di tre opere: Vat.lat.1335; Vat.lat.3817; Vat.lat.11458.
2013
Di notevole interesse la mostra svoltasi a Stoccolma per celebrare la Regina Cristina di Svezia. L’esposizione dedicata ad una delle figure più complesse e interessanti della storia svedese, si è aperta nell’anniversario della sua morte, avvenuta a Roma il 19 aprile 1689. La conoscenza della regina Christina è stata proposta al pubblico con diverse opere di vario stile: dai ritratti dell’epoca, all’arte contemporanea, da installazioni sonore a manoscritti antichi del fondo Reginense latino provenienti dalla Biblioteca Vaticana. Fra i manoscritti espostiè da segnalare il Vat.gr.1522, un lussuoso lezionario di Vangeli del X secolo, contenente letture scelte per le principali feste dell’anno, ricco di splendide miniature,il cui restauro è stato interamente finanziato dal Re di Svezia. Inoltre, per volontà e impegno della Marcus and Amalia Wallenberg Foundation di Stoccolma, dal 2008 al 2010, sono stati restaurati 170 manoscritti e 96 volumi a stampa del fondo Reginense latino. Parte dei manoscritti restaurati sono stati visitabili nella RoyalArmoury, mentre un piccolo gruppo è stato esposto nella cattedrale di Stoccolma.
Molto importante è stata la mostra Il dominio dei Wittelsbach sul Reno a Mannheim. Dopo il successo della mostra sugli Svevi, svoltasi nel 2011, i ReissMuseen hanno voluto riprendere l’idea di un’esposizione a carattere storico-culturale, avente come tema una delle più illustri casate della storia della Germania. Con questa mostra il museo ha voluto celebrare un anniversario di grande importanza storica. Nel 1214 l’Imperatore Federico II decise di trasferire la carica di Conte Palatino, che fino a quel momento era stata nelle mani dei Guelfi, al Duca Ludovico I e a suo figlio Ottone II della casata dei Wittelsbach che aveva governato ininterrottamente il Palatinato per 600 anni. La famiglia, nel 1720, si trasferì a Mannheim, la città divenne da quel momento il centro del Palatinato vivendo un’epoca di grande splendore. La Biblioteca Vaticana ha prestato per l’occasione 9 manoscritti.
Da ricordare anche la mostra Il Grande Alfabeto dell’umanità, svoltasi a Milano, nella Biblioteca Ambrosiana, per celebrare i 1700 anni dell’Editto di Costantino, la cui promulgazione ha segnato la storia religiosa e civile dell’umanità. Nell’esposizione sono stati presentati molteplici codici biblici della Biblioteca Vaticana, per sottolineare l’importanza e l’attualità della Bibbia oggi e per far conoscere il valore autentico della Bibbia sia in senso religioso sia antropologico.